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Ecoserdiana fa parte delle strutture italiane riconosciute e registrate ai sensi del Reg. CEE n. 1069/2009 per la gestione dei Sottoprodotti di Origine Animale (SOA). Attualmente Ecoserdiana opera ed esercita tale attività in Sardegna, attraverso tre autorizzazioni ministeriali per impianti che svolgono attività intermedie e stoccaggio di sottoprodotti di origine animale:

  • Autorizzazione del Ministero della Salute n. ABP 3730 COLL 1. - STRADA PROVINCIALE S.P. N. 40 - LOCALITÀ SU SALICHE snc, BITTI (NU)
  • Autorizzazione del Ministero della Salute n. ABP 2807COLL3 - ZONA INDUSTRIALE MACCHIAREDDU LOC. GROGASTU 5 STRADA TRAVERSA A snc, ASSEMINI (CA)
  • Autorizzazione del Ministero della Salute n. ABP 2807COLL1 - ZONA INDUSTRIALE MACCHIAREDDU LOC. GROGASTU 5 STRADA TRAVERSA A snc, ASSEMINI (CA)

La autorizzazioni ministeriali consentono ad Ecoserdiana di gestire i SOA prodotti in Sardegna in tutte le sue fasi, dal trasporto alla manipolazione, finalizzate alla trasformazione ed al loro eventuale smaltimento.

Che cosa sono i SOA ?
Per “Sottoprodotti di Origine Animale” (SOA), secondo l’art. 3 del Regolamento CEE n. 1069/2009, si intendono i residui biodegradabili che comprendono “corpi interi o parti di animali, prodotti di origine animale o altri prodotti ottenuti da animali, non destinati al consumo umano”.

Ai sensi del Regolamento CEE n. 1069/2009, i SOA sono classificati in tre categorie:

Categoria 1: comprende sottoprodotti quali ruminanti morti in stalla o parti di bovini regolarmente macellati che presentano un rischio elevato, anche non accertato, di BSE (encefalo, midollo spinale, tonsille, intestini, ecc.). Rientrano in questa tipologia i materiali definiti Materiale Specifico a Rischio (MSR).

Categoria 2: comprende sottoprodotti quali animali morti di specie aviarie, mammiferi morti, diversi dai ruminanti o contenenti residui di farmaci, stallatico.

Categoria 3: comprende sottoprodotti il cui rischio sanitario è minore o addirittura nullo, come le parti animali idonee al consumo umano ma che non vi sono più destinate per motivi commerciali (grasso, ossa e scarti di pesce).

Come gestire i SOA in Sardegna ?
La gestione dei SOA è sottoposta a due discipline normative, sanitaria ed ambientale, che non si escludono a vicenda, ma trovano entrambe applicazione. I SOA, derivanti dalla macellazione e dalla lavorazione delle carni, devono essere conferiti ai soggetti all’uopo autorizzati dal Ministero della Salute e dall'ASL di competenza, secondo le normative comunitarie e nazionali.

Ecoserdiana fornisce un servizio preciso e puntuale per la corretta gestione dei SOA ed assiste gli operatori del settore (industrie di macellazione, trasformazione, macelli, macellerie, allevamenti, operatori commerciali, ecc.) nell’adempimento degli obblighi di legge, compresa la predisposizione e la tenuta della documentazione amministrativa prescritta (DDT e registro delle partite).

Un regime particolare riguarda la gestione dei SOA di origine suina, che sono sottoposti a restrizioni al trattamento ed alla movimentazione sul territorio regionale e nazionale, in ottemperanza ai provvedimenti normativi emanati dalla Regione Autonoma della Sardegna che perseguono l’eradicazione della Peste Suina Africana (c.d. PSA) dal territorio regionale.

A breve la Ecoserdiana, in conformità con l’ordinanza del Presidente della Giunta regionale della Sardegna prot. 1046, n. 2, del 24.01.2017 rinnovata con ordinanza prot. 14362, n. 7, del 7.08.2017 e, in ultimo, con ordinanza prot. 16557, n. 2 del 4.09.2018, integrando le attività già oggi esercitate, offrirà agli operatori del settore la raccolta, il trasporto e il trattamento delle carcasse di animali di origine suina in Sardegna, in alternativa al sotterramento delle stesse, con evidente beneficio del sistema sanitario animale ed ambientale della Sardegna.